Chi ha paura del colesterolo cattivo?

disli-asd-newsProprio come da bambini si temono i lupi affamati o le streghe maligne delle favole, da adulti si diffida di uno spauracchio ancora più subdolo, il colesterolo, portato suo malgrado agli onori della cronaca dalle pubblicità di prodotti e bevande studiati per abbassarne il livello ematico. Questo fenomeno ha stimolato nel pubblico una presa di coscienza sull’importanza della prevenzione, da decenni bandiera del Centro Medico Sportivo Rudy Barillà. Purtroppo a differenza dei mostri e  delle creature infide di cui ci raccontava la nonna, il colesterolo rappresenta per noi un rischio reale: è uno dei maggiori fattori di rischio per gli incidenti cardiovascolari.

Il rischio cardiovascolare di ciascun individuo deve e può essere valutato correttamente solo sulla base di dati soggettivi valutati nell’ottica di un quadro complessivo: l’Area Studi Dislipidemie (A.S.D.) del nostro Centro si occupa proprio di questo. Tramite un’accurata anamnesi e rapidi esami ematochimici è possibile venire a conoscenza del proprio rischio cardiovascolare individuale, verificare la presenza di dislipidemia familiare e la presenza di una sindrome metabolica. La valutazione medica dei parametri cardiocircolatori, insieme alle analisi delle urine e del profilo lipidico, costituisce un passo importante nella cura di se stessi.

Profilo lipidico: cosa viene testato?

goccia_lipidiPer dislipidemia si intende un assetto alterato dei lipidi nel sangue, ne esistono di diverse tipologie, classificate in virtù dei rapporti evidenziati dall’analisi del profilo lipidico del paziente. Il profilo lipidico viene misurato pungendo la pelle di un dito per un’immediata analisi del sangue capillare. Vengono analizzati i lipidi, un gruppo di grassi e di molecole simili ai grassi, costituenti delle cellule e fonti di energia: il profilo lipidico misura la concentrazione di specifici lipidi nel sangue.
Il colesterolo e i trigliceridi sono trasportati nel sangue dalle lipoproteine ed ciascuna particella contiene una combinazione di proteine, colesterolo, trigliceridi e fosfolipidi.  Con il profilo lipidico queste particelle vengono classificate sulla base della loro densità in lipoproteine ad alta densità (HDL – colesterolo buono), lipoproteine a bassa densità (LDL – colesterolo cattivo) e lipoproteine a bassissima densità (VLDL).

Perchè?

Il monitoraggio e il mantenimento a concentrazioni normali di questi lipidi è importante per la salute, fornisce un rilevante indice di valutazione del rischio cardiovascolare. La presenza del colesterolo è fisiologica è necessaria al corretto funzionamento dell’organismo, ma bisogna prestare attenzione alla dieta: troppi cibi ad alto contenuto di grassi saturi,  o acidi grassi insaturi trans, impattano negativamente sulla concentrazione di colesterolo nel sangue. Tipicamente il colesterolo in eccesso va a formare placche sulle pareti dei vasi, che possono restringere ed eventualmente bloccare il lume vasale, con conseguente alta probabilità d’insorgenza di artereosclerosipatologie cardiache o cardiovascolari ed ictus.

colesterolo_vasoQuando fare il test?

Quando non sono presenti fattori di rischio si consiglia di tenere monitorata la situazione almeno ogni 5 anni per gli adulti, mentre in caso siano presenti dei fattori di rischio o valori oltre la norma è consigliabile un monitoraggio regolare. Categorie particolarmente sensibili sono i soggetti che soffrono di diabetepatologia cardiovascolare, ipertensione, i fumatori e gli individui con BMI superiore a 30.

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