Nutrizione: principi cardine ed utilità

nutrizione_celebroLa scienza della nutrizione si basa su una buona educazione alimentare dell’individuo. Il cibo ha funzione di  fornici energia per vivere tramite innumerevoli reazioni chimiche necessarie alla vita. Tutti si accontentano di “mangiare”, in pochi sanno che occorre nutrirsi.
L’obbiettivo principale dell’assistenza nutrizionale è quello di assumere una coscienza alimentare che parte dalla conoscenza dei prodotti che si vanno ad acquistare. I fabbisogni alimentari variano da persona a persona in funzione di vari fattori come il sesso, l’età e la sedentarietà che determinano esigenze nutrizionali specifiche e differenti.

Il termine dieta non si intende un regime alimentare per dimagrire, ma la “condotta” o “stile di vita” alimentare a lungo termine. La dieta, quindi, è costituita da tutte quelle abitudini alimentari che sono state acquisite dalla nascita ed influenzate da una infinità di fattori. Nutrirsi è una azione semplice, ma dai risvolti sociali, psicologici, culturali, sanitari. La dieta ideale è quella che consente di sfruttare appieno di tutte le caratteristiche positive del cibo, evitando di far emergere quelle negative. L’atto del mangiare nasconde alcuni aspetti molto importanti, che si possono riassumere in questi due concetti.

  1. il cibo dà salute o malattia: è noto che mangiare in modo scorretto fa aumentare in modo esponenziale il rischio di sviluppare molte malattie, prime fra tutte l’aterosclerosi e il cancro, che da sole provocano i 2/3 di tutti i decessi.
  2. il cibo è un piacere della vita.

I ritmi della società moderna spesso non aiutano ad ottenere entrambe le cose, a raggiungere cioè un giusto compromesso e quindi spesso si trascura l’aspetto sanitario convinti che non valga la pena di vivere “tutta la vita da malati per un giorno da sani”: non seguire un modello alimentare e dedicare alcuni limitati periodi durante la propria vita per perdere i chili di troppo, riconduce spesso alla scarsa conoscenza e coscienza nell’alimentazione. Risulta quindi importante conoscere sommariamente gli alimenti e maturare una coscienza sia nella fase di acquisto che di consumo degli stessi.

Alimenti e nutrizione
macronutrientiUna dieta corretta deve essere bilanciata nei macronutrienti e deve fornire una giusta quantità di micronutrienti. I macronutrienti sono le sostanze che forniscono all’organismo l’energia per vivere mentre i micronutrienti sono quelle sostanze che svolgono un ruolo importante nei processi che avvengono nel nostro organismo pur agendo in quantità minima. I minerali e le vitamine sono i micronutrienti più importanti.

La classica vecchia regola di mangiare un po’ di tutto, con moderazione, dunque, è sempre attuale. Tuttavia non è così semplice da seguire, infatti è probabile che molte persone siano carenti in uno o più nutrienti, proprio perché non seguono una dieta abbastanza variata. Ci sono alcuni comportamenti che aiutano molto a far si che la propria dieta comprenda la maggior parte degli alimenti e quindi ne sfrutti appieno tutte le caratteristiche, altri che invece facilitano la monotonia alimentare che porta inevitabilmente a carenze più o meno gravi.
L’amore per il cibo è una caratteristica positiva in questo senso: i buongustai “veri” sono curiosi e la loro curiosità li spinge a provare di tutto e quindi a consumare cibi di ogni tipo.

L’Alimentazione Naturale ha come obiettivo “di nutrire l’organismo, cioè fornirgli tutti i nutrienti che gli sono necessari nella forma più efficace ed assimilabile”.
Quindi l’alimento “non è soltanto un insieme di sostanze chimiche, ma un complesso molto più ricco in quanto la sinergia dei vari nutrienti presenti amplifica le caratteristiche nutrizionali dei vari componenti presi singolarmente. L’equilibrio presente nell’alimento originario rende il cibo una fonte nutritiva più completa e più facilmente utilizzabile; il suo valore non è riconducibile alla somma dei singoli componenti perche’ la sinergia tra essi apporta un valore aggiunto non quantificabile ma verificabile. Il cibo diventa così un’opera irripetibile della natura, in armonia con le esigenze dell’organismo.”
L’elemento cardine “nasce dall’avversione verso ogni intervento che alteri le caratteristiche naturali del cibo come la raffinazione, la preparazione industriale, l’aggiunta di nutrienti, la manipolazione genetica ecc…”. Banalmente è preferito l’uso di alimenti freschi, di stagione, integrali, poco manipolati o lavorati in modo che non perdano i principi nutritivi.
Riportando espressioni altrui, “l’alimentazione naturale, in armonia con la Natura, ci consiglia, in ogni stagione, i cibi e i metodi di cottura più adatti ad affrontare le varie condizioni climatiche: ad esempio in estate, per fronteggiare la calura estiva, saranno da preferire cibi rinfrescanti come la frutta, le angurie, i meloni e le insalate; al contrario nella stagione invernale saranno da preferire cibi riscaldanti e rimineralizzanti come il grano saraceno, le verdure con radice, le alghe. Questi alimenti, consumati fuori stagione, tendono, al contrario, ad indebolire il nostro organismo.”

Bisogna porre importanza alla lista degli additivi alimentari. Dal punto di vista legale sono considerati additivi alimentari quelle sostanze, normalmente non consumate come alimento in quanto tale e non utilizzate come ingredienti tipici degli alimenti, aggiunte intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento. Gli additivi sono sostanze indispensabili per molti alimenti, inoltre alcuni di essi sono assolutamente naturali e/o innocui. Occorre però fare alcune distinzioni. Una prima distinzione è tra gli additivi che hanno una indubbia funzione tecnologica, ovvero che migliorano realmente la qualità del prodotto, e quelli che invece sono impiegati per rendere più invitante il prodotto per il consumatore come coloranti e agenti di rivestimento. I secondi andrebbero evitati perché quasi sempre servono a nascondere la cattiva qualità del prodotto, e quindi ingannano il consumatore. La seconda e più importante distinzione riguarda l’effetto sulla salute e quindi la tossicità degli additivi. Esistono infatti diverse sostanze che sono tossiche o sulle quali si nutrono forti dubbi: queste andrebbero evitate o limitate. Purtroppo solo a pochi alimenti non è consentito addizionare additivi: olio extravergine di oliva, latte fresco pastorizzato, yogurt al naturale, zucchero, miele, paste alimentari secche.
In generale, gli alimenti che più necessitano di additivi sono quelli che hanno subito molte lavorazioni e processi tecnologici (gli alimenti accessori e voluttuari come gomme da masticare e caramelle, gli alimenti di scarsa qualità, e anche alcuni alimenti dietetici).

Vi ricordiamo che è possibile avere maggiori informazioni o fissare una consulenza telefonando al Centro Medico Sportivo Rudy Barilla’ durante gli orari indicati.